Progetto

Mostra Omar Galliani

Concordi lumine maior. In poesia e pittura

 

Dal 12 settembre al 30 novembre 2025, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano presenta una grande personale dedicata a Omar Galliani, tra i più importanti maestri del disegno contemporaneo. La mostra, allestita nelle sedi di Palazzo Bracci Pagani e Pinacoteca San Domenico, intreccia pittura e poesia in un percorso che racconta quarant’anni di ricerca artistica.

 

Mostra Omar Galliani

Chi è Omar Galliani?

Omar Galliani (Montecchio Emilia, 1954). Riconosciuto a livello internazionale, ha portato la tradizione del disegno italiano in una dimensione monumentale, partecipando a Biennali di Venezia, Quadriennali di Roma, Biennali di San Paolo, Parigi, Tokyo e Pechino. Le sue opere sono presenti in prestigiose istituzioni come gli Uffizi, il Mart di Rovereto, la GAMeC di Bergamo e il Museo del Novecento di Milano.

«L’impellenza febbricitante del fare pittura, scultura, disegno, poesia, musica – dichiara, infatti, Omar Galliani – mi congeda dal calendario della mesta e banale quotidianità. La creatività, unico antidoto alla ritualità del vivere quotidiano, mi consegna a un firmamento in continua evoluzione ed espansione».

La mostra

La mostra è stata concepita come un dialogo tra arti sorelle, seguendo la celebre espressione ut pictura poësis che attraversa la storia dell’estetica dal Rinascimento in avanti. Da qui il titolo, Concordi lumine maior, mutuato dall’“Allegoria della pittura e della poesia” di Francesco Furini (Palazzo Pitti, Firenze), in cui le due personificazioni artistiche si abbracciano ricordando come la luce della poesia e quella della pittura, insieme, si elevino a una dimensione più alta.

Il percorso si è sviluppato in due sedi espositive:

  • Pinacoteca San Domenico, con una spettacolare installazione che occupa l’intera navata della chiesa, trasformando lo spazio in un ambiente immersivo dove parola e immagine si fondono.
  • Palazzo Bracci Pagani, Palazzo Bracci Pagani ospita oltre trenta opere a grafite, carboncino e pastello, realizzate dal 1977 al 2025, che raccontano l’evoluzione del segno di Galliani.

Alcune informazioni sulla mostra

La mostra copriva un arco temporale molto ampio, dal 1977 al 2025, offrendo uno sguardo completo sull’evoluzione stilistica di Galliani.
L’artista ha scelto di utilizzare principalmente grafite, carboncino e pastello, portando il disegno a una scala monumentale. Accanto alle opere su carta e tavola, erano presenti anche lavori su pergamena e installazioni che uniscono materiali e linguaggi diversi, sempre all’insegna della centralità del segno.
Oltre 30 opere tra installazioni monumentali, disegni a grafite, carboncino e pastello su carta, tavola e pergamena. A Palazzo Bracci Pagani il pubblico ha potuto ammirare lavori storici accanto a creazioni recenti, tra cui le inedite opere blu mai esposte prima. Alla Pinacoteca San Domenico, invece, ha preso forma un’imponente installazione site-specific che si sviluppava lungo l’intera navata, trasformando lo spazio sacro in un palcoscenico di luce e segno.
Dove
Palazzo Bracci Pagani e Pinacoteca San Domenico, Fano
Quando
12 settembre – 30 novembre 2025
A cura di
Carlo Bruscia, critico e storico dell’arte, in collaborazione con Davide Rondoni, poeta e scrittore

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