Progetto

Mostra Impressionisti

Impressionisti e grafica verso la modernità

 

La Fondazione Carifano, in collaborazione con Crédit Agricole – che ha concesso gli spazi e ha contribuito alla realizzazione dell’evento -, è stata lieta di ospitare, nel piano nobile di Palazzo Corbelli, una selezione di circa 100 incisioni risalenti al periodo impressionista. Per la prima volta a Fano una mostra di grandi Maestri Impressionisti: Manet, Fattori, Degas, Renoir, Gauguin, Pissarro, Toulouse Lautrec, Tissot e Boldini.

 

Mostra Impressionisti

Una mostra che ebbe inizio 150 anni fa…

Celebrando 150 anni dalla prima mostra impressionista parigina del 1874, questa esposizione offre un’opportunità unica di esplorare come gli impressionisti abbiano interpretato in modo alternativo la realtà.

Con questa mostra, vogliamo far venire alla luce un lato inedito di quegli artisti che fondarono, nel 1873, la Société anonyme des artistes peintres, sculpteurs et graveurs (“Società di pittori, scultori e incisori”). Incisori, appunto. La specificazione di “Graveurs” sottolinea esattamente quanto anche una tecnica ‘grafica’ come l’incisione fosse importante per il movimento artistico.

Attraverso le tecniche dell’acquaforte, della litografia e dell’acquatinta, le opere in mostra catturano la luce e l’atmosfera in modi sorprendenti. I forti segni neri delle incisioni evocano l’assenza di luce, come se la materia prendesse vita solo quando si fonde con i bagliori.

Alcune informazioni sulla mostra

Acquaforte: Tecnica calcografica indiretta in cui una lastra metallica, ricoperta di cera, viene incisa con una punta. Successivamente immersa in acido, produce linee morbide e sfumate, ideali per effetti di luce e chiaroscuro, spesso combinata con l’acquatinta.

Acquatinta: Usata per creare chiaroscuri e atmosfere puntinate. La lastra, coperta di polvere di bitume, trattiene l’inchiostro in modo da generare sfumature delicate, rappresentando la luce nei paesaggi e nelle figure.

Puntasecca: Tecnica diretta senza acido. Si incide la lastra con una punta che solleva delle asperità chiamate barbe. La loro inchiostratura produrrà un effetto sfumato e tonale.

Litografia: Utilizzata da artisti come Toulouse-Lautrec, disegna su pietra o zinco con inchiostro grasso per creare contrasti e dettagli vivaci, ideali per scene dinamiche della vita parigina.
Dove
Palazzo Corbelli, Fano
Quando
Dal 18 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025
A cura di
Storico dell’arte Rodolfo Battistini e del giornalista-collezionista Luigi Benelli

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