Analisi ipsometrica

Per ogni sottobacino � stata tracciata una curva ipsometrica.
In base all'andamento e al valore medio dell'integrale della curva ipsometrica si valuta il grado d'evoluzione raggiunto dal bacino.
I dati necessari per costruire una curva ipsometrica sono:
Q=quota dell'isoipsa considerata
A=area del bacino o sottobacino
a=superficie a monte dell'isoipsa
H=dislivello fra la quota massima e quella della confluenza del sottobacino
A/a=valori sull'asse delle ascisse
h/H=valori sull'asse delle ordinate
h= dislivello fra la quota dell'isoipsa considerata e quella della confluenza del sottobacino.
Di seguito sono mostrate le curve ipsometriche dei sottobacini e del torrente Arzilla



Tale conformazione � giustificata dalla distribuzione degli affluenti: infatti quelli meridionali sono notevolmente pi� ampi e pur manifestando stadi dell'equilibrio piuttosto giovani, sono regolari e concavo-convesse.
In genere i sottobacini che presentano un pattern e/o confluenze con anomalie, mostrano curve ipsometriche con andamento particolare.
Le curve ipsometriche evidenziano bacini pi� o meno in equilibrio con recente tendenza all'erosione regressiva e alla conquista dello spartiacque, soprattutto per i bacini 5 e 7.
L'asta fluviale del T. Arzilla � simmetrica rispetto ai versanti, nel settore montano dove bacini affluenti rivelano un marcato disequilibrio; infatti le curve ipsometriche dei bacini 14 e 15 hanno curve convesse ed irregolari che denotano una fase piuttosto giovane nell'evoluzione.
I sottobacini con tendenza all'arretramento verso monte pi� o meno recente sono: 5, 9, 10, 12, 13.
I sottobacini montani 1,2, 3, 15 hanno curve ispometriche irregolari con flessi e brusche variazioni di pendenza imputabili al forte controllo strutturale sull'idrografia. In particolare nel sottobacino 15 l'ipsometrica oltre ad essere irregolare � anche complessivamente convessa con integrale maggiore a 0.5; tale situazione indica un'accentuata erosione verticale come risulta dal rilevamento geomorfologico (reincisione).
I sottobacini mediani 4, 5, 6, 12 mostrano curve ispometriche concave con integrale inferiore a 0.5; tale situazione indica bacini in cui prevalgono fenomeni di detrizione a spese dei versanti.
I sottobacini 7, 8, 12 presentano un basso grado di gerarchizzazione ed una curva indicante una fase matura ci� potrebbe significare che ci sono state recenti variazioni del livello di base, risentite dal reticolo idrografico ma non dal rilievo nel suo insieme. Infatti questa situazione � stata riscontrata per i sottobacini 7 e 8 attraverso le variazioni di confluenza rilevate in campagna (Rio Piandara e Fossatone).
Anche se in modo meno marcato rispetto al settore montano, i sottobacini del settore inferiore 9, 10, 11 mostrano curve ipsometriche con flessi e variazioni di pendenza indicative del controllo strutturale sull'idrografia.
Una curva ipsometrica simile alle precedenti � quella del sottobacino 13 il quale si trova fra i settori montano e mediano, subendo l'influenza della variazione litologica. Spesso le morfologie rispecchiano per la maggior parte anomalie riscontrate sia nelle curve ipsometriche, sia nei valori dei parametri morfometrici, sia nello studio del reticolo. In genere infatti se il bacino � simmetrico, regolare, non presenta superfici erosive; se � litologicamente omogeneo presenta valori di densit� e frequenza che non si distaccano dalla normalit�, le curve sono regolari (concave a monte, convesse a valle).
I bacini con curve che presentano, per esempio, una verticalizzazione nella parte a monte (erosione regressiva), non presentano spartiacque appiattiti o con superfici sommatali, bens� creste appuntite e alta energia del rilievo.
S'individua un caso di cattura fluviale in Loc. Molino Signore.