'Il bacino del Metauro', di Raimondo Selli

Raimondo Selli

IL BACINO DEL METAURO
Descrizione geologica - Risorse minerarie - Idrogeologia

Edizione elettronica del volume edito nel 1954

PARTE I - CAPITOLO I
LA SERIE DEI TERRENI

6. Giura superiore p.p. (Calloviano -Kimmerdgiano)

Sui calcari marnosi dell'Aaleniano, direttamente o con l'interposizione dei calcari bianchi cui è accennato, seguono i cosiddetti Strati ad Aptici; nel primo caso essi rappresentano anche il Giura medio, nel secondo solo parte del Giura superiore. Gli strati (detti anche "scisti") ad Aptici sono costituiti normalmente da calcari verdastri o rossastri, ricchissimi di selce e molto sottilmente stratificati. Lo spessore e anche la costituzione litologica variano nelle singole zone.

Alle Foci del Burano sopra il calcare bianco, seguono circa 60 m di tipici Strati ad Aptici verdastri con Aptychus lamellous Voltz, A. latus d'Orb., A; beyrichi Opp.
Lungo le Foci del Bosso gli Strati ad Aptici, che poggiano invece direttamente sui terreni aaleniani, sono sottilmente stratificati, ricchissimi di selce e con frequenti interstrati marnosi; il colore dominante è il verde, però fra Pianello e l'Eremita è molto diffuso il color rosso, tanto che la formazione, se non presentasse abbondanza di Aptici e assenza di Ammoniti, potrebbe essere confusa con l'Aaleniano sottostante. Lo spessore supera i 50 m. Analoghi per costituzione litologica e per spessore sono gli Strati ad Aptici dei Cupi di Fiamma e di Val Tenetra. A oriente di Pieia, presso il torrente Ciordano questi terreni, che vengono a diretto contatto con calcare massiccio mediante una dislocazione sono prevalentemente rossi e solo in basso assumono il color verdastro. Le stesse rocce generalmente verdi, talora rosse e sempre con i soliti tipici caratteri affiorano ampiamente fra il Ranco di Nino e il Fosso dell'Eremita (versante E del M. Nerone), direttamente sopra i calcari nodulari del Lias superiore.
In tutti gli altri affioramenti del M. Nerone mancano i tipici Strati ad Aptici, che sono sostituiti da tipi litologici vari. Presso Casa Palirosa abbiamo alla base marne e calcari verdognoli sempre ricchi di Aptici (A. laevis Meyer, A. lamellous Voltz); sopra seguono calcari brunicci e verdastri, lastroidi, in parte selciferi e piccoli Aptici e talora minutamente brecciati, che nella parte più alta sono già titoniani (202); lo spessore complessivo è di circa 30 m Nel versante NE del M. Nerone (sotto Fonte Tamburello, presso la Casciaia di Piobbico, entro i Rii i Ranchi, nel Fosso delle Persale, ecc.) la formazione ad Aptici è sostituita da 3 - 5 m di un calcare grigio - verdognolo, compatto, con poca selce e in istrati grossi, direttamente poggiante sui calcari aaleniani e che si riesce a malapena a distinguere dal sovrastante calcare rupestre solo per la presenza di Aptici.

A Gorgo a Cerbara sopra il calcare bianco seguono calcarei marmorei, lastroidi e verdastri con selci verdi, per uno spessore di 20 m circa; Al Furlo infine il tipo litologico non è dissimile a quello osservato sul versante NE del M; Nerone, cioè strati calcarei verdastri ad Aptici e con poco selce, talora mal distinti dalla formazione sovrastante; lo spessore è di 10 - 15 m circa.
I fossili rinvenuti nella formazione in esame sono solo Aptici; nelle mie ricerche ho potuto raccogliere anche qualche Ammonite, che spero potrà servire a datazioni precise. Da quanto ci è noto si può concludere: i terreni che vanno sotto il nome di Strati ad Aptici rappresentano una formazione comprensiva, assai variabile per spessore ( da 3 m a 70 m) e per caratteri litologici; in certi casi poi (versante NE del M. Nerone) non è ben distinguibile e delimitabile sul terreno rispetto alle rocce sovrastanti. Quanto all'età, desumibile solo dai terreni sovrastanti e sottostanti, essa può comprendere Bajociano - Kimmeridgiano o solo Oxfordiano - Kimmeridgiano p.p. nei casi estremi.